La Commissione Europea approva il progetto Holostem sulle terapie cellulari e geniche nel programma IPCEI…
Graziella Pellegrini alla XXI edizione del PIC/S Expert Circle on Human Blood, Tissues, Cells and Advanced Therapies Medicinal Products (ATMPs)
Modena, 5 novembre 2015 – Si è svolto nei giorni scorsi a Roma il 21st PIC/S Expert Circle on Human Blood, Tissues, Cells and Advanced Therapies Medicinal Products (ATMPs), evento di formazione avanzata per ispettori provenienti da tutto il mondo organizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco nell’ambito del PIC/S (Pharmaceutical Inspection Convention e Pharmaceutical Inspection Co-operation Scheme), un network internazionale di 46 Agenzie regolatorie istituito con lo scopo di cooperare nella formazione e nello scambio di informazioni nel settore delle ispezioni GMP (Good Manufacturing Practices – Norme di Buona Fabbricazione) ai produttori di medicinali e di elaborare, redigere e revisionare le linee guida vigenti in materia.
Si tratta di un settore particolarmente complesso, che rientra nel più generale sistema delle certificazioni di qualità, in cui la collaborazione tra enti regolatori e stakeholder si rende sempre più necessaria.
Proprio in quest’ottica, nella presente edizione è stata data la possibilità a Graziella Pellegrini di presentare l’esperienza dello sviluppo di Holoclar, il primo prodotto di terapia avanzata (ATMP) a base di cellule staminali approvato in Europa a febbraio 2015.
Si tratta di un’opportunità unica concessa soltanto a due aziende italiane operanti nel campo delle terapie avanzate, di cui è una è Holostem.
“Credo che questo invito rappresenti un riconoscimento importante al livello di qualità raggiunto dal nostro Ateneo non solo nel campo della didattica e della ricerca di base, ma anche in quello della ricerca industriale – spiega la prof.ssa Graziella Pellegrini -. La partnership tra know-how accademico e competenze industriali per lo sviluppo di prodotti ad alta complessità tecnologica rappresenta un modello di sviluppo destinato ad accrescere la competitività internazionale delle nostre istituzioni accademiche di eccellenza. È stato per me un onore poter illustrare questo modello ad una platea internazionale così prestigiosa”.